ALIMENTAZIONE E DIETA ( Parte seconda )
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ALIMENTAZIONE E DIETA ( Parte seconda )
ALIMENTAZIONE E DIETA
Riassumendo, la frutta consumata in gran quantità e giudiziosamente scelta (combinata bene) costituisce, nel medesimo tempo, alimento e medicina insostituibile.
Nell’ordine immediato degli alimenti adeguati all’uomo, vengono poi le foglie verdi, come il radicchio, la lattuga, la cicoria, il cardo, gli spinaci, le erbette, il cavolo e cavolo-fiore, il carciofo, il sedano in foglia ecc. Seguono le radici, come le rape, il ravanello, le carote, le barbabietole, le patate ecc. ed infine i bulbi, come la cipolla, il porro, l’aglio, il sedano, i finocchi, gli asparagi ecc. La maggioranza di questi prodotti della Natura può essere mangiata cruda; gli altri si cuociono al vapore, approfittando poi dell’acqua della cottura per preparare zuppe di cereali.
Vi sono però certi alimenti che, malgrado provengano dal regno vegetale, sono difficili da digerire; certo, non presentano i gravi inconvenienti della carne, però, è consigliabile non eccedere nel loro uso. Questi sono i legumi secchi, come i fagioli, le lenticchie, i ceci, i piselli, le fave.
Se freschi o verdi, questi prodotti sono sempre raccomandabili, però, una volta essiccati, sono indigesti e favoriscono le fermentazioni malsane (eccezione fatta per quelle persone che svolgono un’attività pesante all’aria libera, poiché con il movimento aiutano la digestione).
Invece per gli infermi, specialmente se obbligati all’immobilità, i legumi secchi sono un alimento nocivo.
Infine il frumento, il mais, l’avena, la segala, il riso e tutta la gamma dei cereali, sono digeriti con più facilità (eccezion fatta per chi soffre di celiachia). Il loro uso deve essere moderato e per di più mescolato con verdure, se verdi sono adatte a tutte le persone. Specialmente il frumento germinato è un alimento molto raccomandabile se mescolato ad insalata di foglie verdi (si prepara inumidendo i grani di frumento, fino a far apparire il germoglio), ed in queste condizioni si aggiunge all’insalata in ragione d’uno o due cucchiai da zuppa per persona, ottenendo in tal modo le migliori vitamine mai preparate in laboratorio.
La farina, la pasta (tagliatelle, spaghetti ecc.) sono più o meno indigeste, quindi, per evitare tale inconveniente, conviene consumare nel medesimo tempo grande quantità di foglie verdi ed ortaggi in generale.
Il pane bianco diventa nocivo se adoperato come base alla nostra alimentazione, quindi si deve usare con moderazione e possibilmente ben tostato. Invece, ciò che si raccomanda è il pane ottenuto con tutto il frumento (integrale), sempre che sia ben cotto e tostato.
Più che il latte, consiglierei il suo siero, ossia quell’acqua che risulta dal latte cagliato, come la ricotta e lo yogurt, poiché costituiscono un alimento sano e ricco di nutrienti, specialmente per i bambini.
Lo zucchero artificiale e i dolci elaborati con esso, si devono considerare come uno dei prodotti più dannosi per la nostra salute, poiché favoriscono le fermentazioni acide nell’apparato digerente producendo di conseguenza l’acidosi nel sangue.
Il miele invece, non presenta gli inconvenienti dello zucchero industriale,in quanto viene assimilato rapidamente dal corpo, generando calore ed energia muscolare. Inoltre, riunisce preziose proprietà toniche. Mescolato con patate o zucche bollite, con fiocchi di avena crudi, d’inverno costituisce un alimento nutritivo di primo ordine.
L’uovo, sempre che sia sodo e tagliuzzato, unito ad insalata o verdura cotta al vapore, è un buon alimento e di facile digestione, apporta proteine nobili e aminoacidi essenziali.
La cioccolata, il cacao, il tè, il caffè, sono prodotti che stimolano ed eccitano senza nutrire, di conseguenza si devono escludere dalla nostra alimentazione.
Tutti i condimenti piccanti, come il sale, la senape, il peperoncino piccante ecc., sono sempre pregiudiziali per il sangue, poiché il loro effetto per le mucose del tubo digerente è analogo ad una frustata sul dorso nudo.
L’abuso d’alcolici e superalcolici produce l’irritazione delle pareti dello stomaco e degli intestini e conduce velocemente alla degenerazione organica.
Il formaggio stagionato è indigesto, favorisce l’artrite, in quanto produce acido urico e acidosi del sangue. Il formaggio fresco non genera tali inconvenienti, però può essere mangiato con moderazione solo dai sani, mai dagli infermi e tanto meno dagli stitici.
Il pesce è di facile putrefazione, però se fresco è preferibile alla carne.
La carne dei pennuti, in generale, è meno nociva di quella di maiale, manzo o agnello, però è sempre nociva alle persone inferme.
Deleterio il brodo di carni da esse estratto con la bollitura, poiché costituisce un prodotto escrementizio analogo all’orina (l’orina è il lavaggio della carne viva del corpo, ed il brodo è il lavaggio delle spoglie cadaveriche di un animale che incomincia la sua decomposizione).
Dalla nostra alimentazione si deve escludere il grasso animale, in quanto non occorriamo di quello cadaverico, bensì di quello puro e vivo che ci forniscono proporzionalmente semi e frutti (omega -3). L’olio d’oliva si deve mangiare crudo condendo le insalate fresche e le verdure cotte a vapore poiché, tanto il grasso animale quanto quello vegetale, durante la cottura si decompone, producendo una sostanza velenosa chiamata acido butirrico. Per questo motivo, le fritture sono spesso indigeste.
Gli acidi, come l’aceto e i prodotti marinati, sono pregiudiziali perché favoriscono l’acidosi in quanto acidificano il sangue che deve mantenersi sempre alcalino. Al loro posto è preferibile usare il succo di limone. Il ph alcalino del sangue, è mantenuto tale solo dalla frutta e dalla verdura cruda in genere. Invece, il sangue acido, caratteristico dello stato d’acidosi comune a tutti gli infermi, è il prodotto di un’alimentazione a base di carne e brodo, poiché le spoglie cadaveriche, possiedono acidi velenosi come la creatina, la cadaverina, la putrescina e la creatinina che, incorporandosi nel sangue danno una reazione acida, causando irritazioni, infiammazioni e congestioni caratteristiche di qualsiasi processo morboso localizzato.
Il sale è irritante, ed il corpo deve espellerlo per sentirsi libero dalla sua presenza. Per questo l’orina, il sudore, le lacrime e tutte le nostre secrezioni sono salate.
La temperatura degli alimenti cotti che mangiamo non deve superare mai quella del corpo. Tanto il freddo, quanto il caldo, congestionano le mucose dello stomaco, che reagiscono immediatamente alla temperatura anormale, quindi, i gelati e i cibi caldi predispongono lo stomaco all’ulcera.
E’ da tener presente che, le energie accumulate negli alimenti crudi si assorbono principalmente in bocca. Le fecole e gli amidi si devono trasformare in glucosio mediante l’insalivazione, che deve essere lenta ed abbondante, altrimenti si produrranno nello stomaco fermentazioni acide. Per questo insisto nel dire che bisogna masticare, poiché è con la masticazione in bocca che la saliva sgorga abbondante; raccomando infine di ingoiare il cibo a piccole dosi, dando così la possibilità allo stomaco di riceverlo e accomodarlo. L’acqua e tutti i liquidi si devono bere sempre a sorsi e lontano dai pasti in modo da non rallentare il processo digestivo.
Nell’ordine immediato degli alimenti adeguati all’uomo, vengono poi le foglie verdi, come il radicchio, la lattuga, la cicoria, il cardo, gli spinaci, le erbette, il cavolo e cavolo-fiore, il carciofo, il sedano in foglia ecc. Seguono le radici, come le rape, il ravanello, le carote, le barbabietole, le patate ecc. ed infine i bulbi, come la cipolla, il porro, l’aglio, il sedano, i finocchi, gli asparagi ecc. La maggioranza di questi prodotti della Natura può essere mangiata cruda; gli altri si cuociono al vapore, approfittando poi dell’acqua della cottura per preparare zuppe di cereali.
Vi sono però certi alimenti che, malgrado provengano dal regno vegetale, sono difficili da digerire; certo, non presentano i gravi inconvenienti della carne, però, è consigliabile non eccedere nel loro uso. Questi sono i legumi secchi, come i fagioli, le lenticchie, i ceci, i piselli, le fave.
Se freschi o verdi, questi prodotti sono sempre raccomandabili, però, una volta essiccati, sono indigesti e favoriscono le fermentazioni malsane (eccezione fatta per quelle persone che svolgono un’attività pesante all’aria libera, poiché con il movimento aiutano la digestione).
Invece per gli infermi, specialmente se obbligati all’immobilità, i legumi secchi sono un alimento nocivo.
Infine il frumento, il mais, l’avena, la segala, il riso e tutta la gamma dei cereali, sono digeriti con più facilità (eccezion fatta per chi soffre di celiachia). Il loro uso deve essere moderato e per di più mescolato con verdure, se verdi sono adatte a tutte le persone. Specialmente il frumento germinato è un alimento molto raccomandabile se mescolato ad insalata di foglie verdi (si prepara inumidendo i grani di frumento, fino a far apparire il germoglio), ed in queste condizioni si aggiunge all’insalata in ragione d’uno o due cucchiai da zuppa per persona, ottenendo in tal modo le migliori vitamine mai preparate in laboratorio.
La farina, la pasta (tagliatelle, spaghetti ecc.) sono più o meno indigeste, quindi, per evitare tale inconveniente, conviene consumare nel medesimo tempo grande quantità di foglie verdi ed ortaggi in generale.
Il pane bianco diventa nocivo se adoperato come base alla nostra alimentazione, quindi si deve usare con moderazione e possibilmente ben tostato. Invece, ciò che si raccomanda è il pane ottenuto con tutto il frumento (integrale), sempre che sia ben cotto e tostato.
Più che il latte, consiglierei il suo siero, ossia quell’acqua che risulta dal latte cagliato, come la ricotta e lo yogurt, poiché costituiscono un alimento sano e ricco di nutrienti, specialmente per i bambini.
Lo zucchero artificiale e i dolci elaborati con esso, si devono considerare come uno dei prodotti più dannosi per la nostra salute, poiché favoriscono le fermentazioni acide nell’apparato digerente producendo di conseguenza l’acidosi nel sangue.
Il miele invece, non presenta gli inconvenienti dello zucchero industriale,in quanto viene assimilato rapidamente dal corpo, generando calore ed energia muscolare. Inoltre, riunisce preziose proprietà toniche. Mescolato con patate o zucche bollite, con fiocchi di avena crudi, d’inverno costituisce un alimento nutritivo di primo ordine.
L’uovo, sempre che sia sodo e tagliuzzato, unito ad insalata o verdura cotta al vapore, è un buon alimento e di facile digestione, apporta proteine nobili e aminoacidi essenziali.
La cioccolata, il cacao, il tè, il caffè, sono prodotti che stimolano ed eccitano senza nutrire, di conseguenza si devono escludere dalla nostra alimentazione.
Tutti i condimenti piccanti, come il sale, la senape, il peperoncino piccante ecc., sono sempre pregiudiziali per il sangue, poiché il loro effetto per le mucose del tubo digerente è analogo ad una frustata sul dorso nudo.
L’abuso d’alcolici e superalcolici produce l’irritazione delle pareti dello stomaco e degli intestini e conduce velocemente alla degenerazione organica.
Il formaggio stagionato è indigesto, favorisce l’artrite, in quanto produce acido urico e acidosi del sangue. Il formaggio fresco non genera tali inconvenienti, però può essere mangiato con moderazione solo dai sani, mai dagli infermi e tanto meno dagli stitici.
Il pesce è di facile putrefazione, però se fresco è preferibile alla carne.
La carne dei pennuti, in generale, è meno nociva di quella di maiale, manzo o agnello, però è sempre nociva alle persone inferme.
Deleterio il brodo di carni da esse estratto con la bollitura, poiché costituisce un prodotto escrementizio analogo all’orina (l’orina è il lavaggio della carne viva del corpo, ed il brodo è il lavaggio delle spoglie cadaveriche di un animale che incomincia la sua decomposizione).
Dalla nostra alimentazione si deve escludere il grasso animale, in quanto non occorriamo di quello cadaverico, bensì di quello puro e vivo che ci forniscono proporzionalmente semi e frutti (omega -3). L’olio d’oliva si deve mangiare crudo condendo le insalate fresche e le verdure cotte a vapore poiché, tanto il grasso animale quanto quello vegetale, durante la cottura si decompone, producendo una sostanza velenosa chiamata acido butirrico. Per questo motivo, le fritture sono spesso indigeste.
Gli acidi, come l’aceto e i prodotti marinati, sono pregiudiziali perché favoriscono l’acidosi in quanto acidificano il sangue che deve mantenersi sempre alcalino. Al loro posto è preferibile usare il succo di limone. Il ph alcalino del sangue, è mantenuto tale solo dalla frutta e dalla verdura cruda in genere. Invece, il sangue acido, caratteristico dello stato d’acidosi comune a tutti gli infermi, è il prodotto di un’alimentazione a base di carne e brodo, poiché le spoglie cadaveriche, possiedono acidi velenosi come la creatina, la cadaverina, la putrescina e la creatinina che, incorporandosi nel sangue danno una reazione acida, causando irritazioni, infiammazioni e congestioni caratteristiche di qualsiasi processo morboso localizzato.
Il sale è irritante, ed il corpo deve espellerlo per sentirsi libero dalla sua presenza. Per questo l’orina, il sudore, le lacrime e tutte le nostre secrezioni sono salate.
La temperatura degli alimenti cotti che mangiamo non deve superare mai quella del corpo. Tanto il freddo, quanto il caldo, congestionano le mucose dello stomaco, che reagiscono immediatamente alla temperatura anormale, quindi, i gelati e i cibi caldi predispongono lo stomaco all’ulcera.
E’ da tener presente che, le energie accumulate negli alimenti crudi si assorbono principalmente in bocca. Le fecole e gli amidi si devono trasformare in glucosio mediante l’insalivazione, che deve essere lenta ed abbondante, altrimenti si produrranno nello stomaco fermentazioni acide. Per questo insisto nel dire che bisogna masticare, poiché è con la masticazione in bocca che la saliva sgorga abbondante; raccomando infine di ingoiare il cibo a piccole dosi, dando così la possibilità allo stomaco di riceverlo e accomodarlo. L’acqua e tutti i liquidi si devono bere sempre a sorsi e lontano dai pasti in modo da non rallentare il processo digestivo.
Giuseppe Di Giovanni- Numero di messaggi : 36
Età : 61
Località : Ravenna
Data d'iscrizione : 30.04.08
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