CHAKRA (Seconda parte)
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CHAKRA (Seconda parte)
Che cosa si muove nei Chakras?
Un flusso rotatorio di energia vitale. Energia che influenza, “nutre” indistintamente organi ed emozioni.
L’esistenza di un preciso campo energetico che contorna ogni organismo vivente è stata ampiamente documentata dall’uso della fotografia Kirlian. E basta “allenarsi” per qualche tempo per riuscire a sentire questa energia con le proprie mani, come si percepisce il laccio di una scarpa o la chiave di accensione della nostra auto.
Lo squilibrio energetico di un Chakra può generare sintomi a 2 livelli.
Il primo è rappresentato dai disturbi degli organi e delle funzioni corrispondenti alla zona di influenza del Chakra.
Si potranno pertanto avere disturbi gastrici in caso di squilibrio energetico del III° Chakra.
Il secondo livello è invece dato da quell’insieme di atteggiamenti e disfunzioni che coinvolgono più direttamente e globalmente la sfera psico-emotiva. Sempre nel caso del Chakra n. 3 potrebbe trattarsi di una qualche difficoltà ad esprimersi in modo equilibrato in campo sociale e professionale. Situazione che poi fa da frequente sfondo alle personalità cosiddette “ulcerose” o “gastritiche”. La coesistenza in un soggetto di sintomi su entrambi i livelli costituisce indicazione ancora più palese della necessità di trattare il Chakra interessato.
Le modalità di trattamento di un Chakra possono essere svariate e si va, per citarne solo due, dalla stimolazione di specifici punti di Agopuntura fino alla esecuzione di esercizi appositamente studiati.
L’esistenza di un preciso campo energetico che contorna ogni organismo vivente è stata ampiamente documentata dall’uso della fotografia Kirlian. E basta “allenarsi” per qualche tempo per riuscire a sentire questa energia con le proprie mani, come si percepisce il laccio di una scarpa o la chiave di accensione della nostra auto.
Lo squilibrio energetico di un Chakra può generare sintomi a 2 livelli.
Il primo è rappresentato dai disturbi degli organi e delle funzioni corrispondenti alla zona di influenza del Chakra.
Si potranno pertanto avere disturbi gastrici in caso di squilibrio energetico del III° Chakra.
Il secondo livello è invece dato da quell’insieme di atteggiamenti e disfunzioni che coinvolgono più direttamente e globalmente la sfera psico-emotiva. Sempre nel caso del Chakra n. 3 potrebbe trattarsi di una qualche difficoltà ad esprimersi in modo equilibrato in campo sociale e professionale. Situazione che poi fa da frequente sfondo alle personalità cosiddette “ulcerose” o “gastritiche”. La coesistenza in un soggetto di sintomi su entrambi i livelli costituisce indicazione ancora più palese della necessità di trattare il Chakra interessato.
Le modalità di trattamento di un Chakra possono essere svariate e si va, per citarne solo due, dalla stimolazione di specifici punti di Agopuntura fino alla esecuzione di esercizi appositamente studiati.
Giuseppe Di Giovanni- Numero di messaggi : 36
Età : 61
Località : Ravenna
Data d'iscrizione : 30.04.08
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