Farmaci, sospesi i vertici dell’Aifa
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Farmaci, sospesi i vertici dell’Aifa
Farmaci, sospesi i vertici dell’Aifa. Prosegue l’inchiesta sulla messa in commercio delle medicine
L’Aifa, l’agenzia che regola e tutela la circolazione dei farmaci in Italia, è senza vertici. Il giudice per le indagini preliminari (gip), Sandra Recchione ha accolto la richiesta della procura di Torino di sospendere il Direttore generale Nello Martini. Stessa decisione per Caterina Gualano, dirigente dell’Ufficio autorizzazioni all’immissione in commercio dei farmaci e di fatto numero due dell’organismo. L'accusa è "disastro colposo con colpa cosciente". Il provvedimento, della durata di due mesi, è la conseguenza dell’inchiesta che, lo scorso 21 maggio, ha portato a otto ordinanze di custodia cautelare per un giro di tangenti, scoperto dai carabinieri del Nas, per condizionare i controlli sulla messa in commercio delle medicine. Secondo quanto accertato dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dai pm Sara Panelli e Gianfranco Colace, i due dirigenti - indagati insieme ad un’altra trentina di persone tra pubblici funzionari e rappresentanti di case farmaceutiche - sarebbero responsabili delle gravi “disfunzioni organizzative” dell’Aifa. Per questo motivo, la loro permanenza ai vertici dell’agenzia impedirebbe - come ha spiegato il PM Guariniello - che siano prese “misure adeguate alla risoluzione delle pendenze, al ritiro delle scorte e all’eliminazione del pericolo”.
Da un documento sequestrato nelle scorse settimane, i magistrati hanno potuto appurare che all’inizio di maggio le domande di variazione di secondo tipo pendenti erano ben 1.381. E che i tempi di autorizzazione, che la legge indica fra i 60 e i 90 giorni, sono arrivati in alcuni casi a superare addirittura i sette anni. Senza contare che, come rileva il Gip nelle 40 pagine della sua ordinanza, “anche quando arrivava l’autorizzazione alla variazione, l’Aifa nella massima parte dei casi autorizzava ai produttori la commercializzazione del prodotto residuo fino allo smaltimento delle scorte”. Della sospensione di Martino e Gualano, che è stata notificata ieri ai due interessati, è stato subito informato il Ministro della Salute, Maurizio Sacconi, che nelle scorse settimane aveva avviato un’indagine ministeriale sull’Aifa. È il preludio della riorganizzazione dell’agenzia, come per altro stabilisce la delega al governo per la riorganizzazione degli enti vigilati dal ministero decisa mercoledì scorso dal Consiglio dei ministri. “Si tratta di affrontare gli aspetti strutturali di tutte le funzioni pubbliche inerenti la produzione e la circolazione dei farmaci – spiega il Sottosegretario con delega alla salute, Ferruccio Fazio - per realizzare la migliore tutela di tutti gli aspetti relativi al bene collettivo, a partire dalla salute dei cittadini”.
(FONTE: ANSA)
L’Aifa, l’agenzia che regola e tutela la circolazione dei farmaci in Italia, è senza vertici. Il giudice per le indagini preliminari (gip), Sandra Recchione ha accolto la richiesta della procura di Torino di sospendere il Direttore generale Nello Martini. Stessa decisione per Caterina Gualano, dirigente dell’Ufficio autorizzazioni all’immissione in commercio dei farmaci e di fatto numero due dell’organismo. L'accusa è "disastro colposo con colpa cosciente". Il provvedimento, della durata di due mesi, è la conseguenza dell’inchiesta che, lo scorso 21 maggio, ha portato a otto ordinanze di custodia cautelare per un giro di tangenti, scoperto dai carabinieri del Nas, per condizionare i controlli sulla messa in commercio delle medicine. Secondo quanto accertato dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dai pm Sara Panelli e Gianfranco Colace, i due dirigenti - indagati insieme ad un’altra trentina di persone tra pubblici funzionari e rappresentanti di case farmaceutiche - sarebbero responsabili delle gravi “disfunzioni organizzative” dell’Aifa. Per questo motivo, la loro permanenza ai vertici dell’agenzia impedirebbe - come ha spiegato il PM Guariniello - che siano prese “misure adeguate alla risoluzione delle pendenze, al ritiro delle scorte e all’eliminazione del pericolo”.
Da un documento sequestrato nelle scorse settimane, i magistrati hanno potuto appurare che all’inizio di maggio le domande di variazione di secondo tipo pendenti erano ben 1.381. E che i tempi di autorizzazione, che la legge indica fra i 60 e i 90 giorni, sono arrivati in alcuni casi a superare addirittura i sette anni. Senza contare che, come rileva il Gip nelle 40 pagine della sua ordinanza, “anche quando arrivava l’autorizzazione alla variazione, l’Aifa nella massima parte dei casi autorizzava ai produttori la commercializzazione del prodotto residuo fino allo smaltimento delle scorte”. Della sospensione di Martino e Gualano, che è stata notificata ieri ai due interessati, è stato subito informato il Ministro della Salute, Maurizio Sacconi, che nelle scorse settimane aveva avviato un’indagine ministeriale sull’Aifa. È il preludio della riorganizzazione dell’agenzia, come per altro stabilisce la delega al governo per la riorganizzazione degli enti vigilati dal ministero decisa mercoledì scorso dal Consiglio dei ministri. “Si tratta di affrontare gli aspetti strutturali di tutte le funzioni pubbliche inerenti la produzione e la circolazione dei farmaci – spiega il Sottosegretario con delega alla salute, Ferruccio Fazio - per realizzare la migliore tutela di tutti gli aspetti relativi al bene collettivo, a partire dalla salute dei cittadini”.
(FONTE: ANSA)
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