Aggiornamento notizie su scandalo AIFA
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Aggiornamento notizie su scandalo AIFA
Dalla agenzia Reuters, vi aggiorno sugli sviluppi dell'indagine della Procura di Torino sullo scandaloso inteccio di rapporti tra AIFA e case farmaceutiche
Farmaci e tangenti, indagine approda in parte a Roma
ROMA (Reuters) - E' arrivata oggi all'esame della Procura di Roma una parte dell'inchiesta avviata a Torino sul settore farmaceutico per cui ieri sono state arrestate otto persone, fra cui due dipendenti dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Lo ha reso noto una fonte giudiziaria.
Attraverso l'esame delle carte ricevute dai colleghi piemontesi, la procura di Roma dovrà decidere entro 20 giorni se seguire la stessa linea impostata dai magistrati di Torino, rinnovando i provvedimenti già richiesti e compiendo gli accertamenti già ipotizzati.
La parte del fascicolo trasferita per competenza da Torino a Roma riguarda ipotesi del reato di corruzione collegate ad attività svolte in territorio che ricade sotto la competenza della procura capitolina, visto che la sede dell'Aifa è a Roma.
E sempre oggi, il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha annunciato in una nota l'istituzione di una commissione d'indagine tecnico-amministrativa sull'Agenzia del Farmaco, "in relazione ai profili della tutela della salute dei cittadini e a quelli dell'efficienza del sistema interno di procedure e controlli con particolare attenzione alle tipologie di atti oggetto di indagine".
La commissione, composta da tre esperti, dovrà fornire entro una settimana le prime valutazioni, ed entro la fine di luglio un rapporto completo, dice la nota.
Le indagini torinesi, guidate dal sostituto procuratore Raffaele Guariniello, ipotizzano lo scambio di tangenti fra imprenditori del settore farmaceutico e dipendenti dell'Aifa al fine di alterare l'iter per immettere sul mercato farmaci nuovi, o già esistenti ma che hanno subito modifiche.
Fiducia nella magistratura è stata espressa oggi da Sergio Dompé, presidente di Farmindustria, che ha chiesto maggiori controlli.
"Farmindustria ha chiesto e continuerà a chiedere meno leggi, ma anche più controlli, perché un'area così delicata e complessa come è quella della salute necessita del massimo rigore a tutela dei cittadini", dice Dompé in una nota. "Per questo accogliamo con rispetto e attenzione gli esiti delle indagini in corso, certi che le responsabilità singole potranno essere valutate solo alla loro conclusione".
OTTO ARRESTI
Ieri sono state arrestate otto persone fra cui: Paqualino Rossi, rappresentante per l'Italia presso l'Agenzia europea per il farmaco, Antonella Bove dipendente dell'Aifa e Matteo Mantovani, Sante Di Renzo, Mario Umbri, Piera Campanella e Francesca Fiorenza, tutti imprenditori o procuratori operanti nel settore farmaceutico.
L'indagine, partita nel 2005, coinvolge una trentina di persone ed è nata dal sospetto che uno studio per la valutazione di un farmaco effettuato nel capoluogo piemontese attestasse risultati falsi. Allargando le indagini a tutto il sistema farmaceutico, la magistratura ha poi scoperto scambi di mazzette, documentati con intercettazioni telefoniche e video.
Le tangenti, secondo gli inquirenti, servivano a rallentare o accelerare l'immissione di alcuni farmaci sul mercato in modo da avvantaggiare alcune aziende.
Domani, secondo la fonte capitolina, arriveranno a Roma gip e magistrati torinesi per interrogare alcune delle persone arrestate ieri che sono detenute a Regina Coeli.
Farmaci e tangenti, indagine approda in parte a Roma
ROMA (Reuters) - E' arrivata oggi all'esame della Procura di Roma una parte dell'inchiesta avviata a Torino sul settore farmaceutico per cui ieri sono state arrestate otto persone, fra cui due dipendenti dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Lo ha reso noto una fonte giudiziaria.
Attraverso l'esame delle carte ricevute dai colleghi piemontesi, la procura di Roma dovrà decidere entro 20 giorni se seguire la stessa linea impostata dai magistrati di Torino, rinnovando i provvedimenti già richiesti e compiendo gli accertamenti già ipotizzati.
La parte del fascicolo trasferita per competenza da Torino a Roma riguarda ipotesi del reato di corruzione collegate ad attività svolte in territorio che ricade sotto la competenza della procura capitolina, visto che la sede dell'Aifa è a Roma.
E sempre oggi, il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha annunciato in una nota l'istituzione di una commissione d'indagine tecnico-amministrativa sull'Agenzia del Farmaco, "in relazione ai profili della tutela della salute dei cittadini e a quelli dell'efficienza del sistema interno di procedure e controlli con particolare attenzione alle tipologie di atti oggetto di indagine".
La commissione, composta da tre esperti, dovrà fornire entro una settimana le prime valutazioni, ed entro la fine di luglio un rapporto completo, dice la nota.
Le indagini torinesi, guidate dal sostituto procuratore Raffaele Guariniello, ipotizzano lo scambio di tangenti fra imprenditori del settore farmaceutico e dipendenti dell'Aifa al fine di alterare l'iter per immettere sul mercato farmaci nuovi, o già esistenti ma che hanno subito modifiche.
Fiducia nella magistratura è stata espressa oggi da Sergio Dompé, presidente di Farmindustria, che ha chiesto maggiori controlli.
"Farmindustria ha chiesto e continuerà a chiedere meno leggi, ma anche più controlli, perché un'area così delicata e complessa come è quella della salute necessita del massimo rigore a tutela dei cittadini", dice Dompé in una nota. "Per questo accogliamo con rispetto e attenzione gli esiti delle indagini in corso, certi che le responsabilità singole potranno essere valutate solo alla loro conclusione".
OTTO ARRESTI
Ieri sono state arrestate otto persone fra cui: Paqualino Rossi, rappresentante per l'Italia presso l'Agenzia europea per il farmaco, Antonella Bove dipendente dell'Aifa e Matteo Mantovani, Sante Di Renzo, Mario Umbri, Piera Campanella e Francesca Fiorenza, tutti imprenditori o procuratori operanti nel settore farmaceutico.
L'indagine, partita nel 2005, coinvolge una trentina di persone ed è nata dal sospetto che uno studio per la valutazione di un farmaco effettuato nel capoluogo piemontese attestasse risultati falsi. Allargando le indagini a tutto il sistema farmaceutico, la magistratura ha poi scoperto scambi di mazzette, documentati con intercettazioni telefoniche e video.
Le tangenti, secondo gli inquirenti, servivano a rallentare o accelerare l'immissione di alcuni farmaci sul mercato in modo da avvantaggiare alcune aziende.
Domani, secondo la fonte capitolina, arriveranno a Roma gip e magistrati torinesi per interrogare alcune delle persone arrestate ieri che sono detenute a Regina Coeli.
Dott. Claudio Cingolani- Numero di messaggi : 21
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