Gli italiani e le medicine: i risultati di una ricerca
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Gli italiani e le medicine: i risultati di una ricerca
Tratto dal sito www.vita.it pubblico il risultato di una interessante ricerca sulla conoscenza degli italiani dei farmaci
Italiani e farmaci, tanta teoria, poca pratica
Sanno cosa sono i farmaci generici, ma li usano ancora pochissimo. Seguono dosaggi e posologia ...
Farmaci, questi sconosciuti? Niente affatto. Gli italiani sanno cosa sono, come si usano, ma nella realtà non applicano le regole. Questo il dato più significativo emerso dal sondaggio dell'Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori, presentato a Roma nel corso di una tavola rotonda. All'incontro hanno partecipato esponenti dell'Aifa, del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità, del Centro antiveleni di Milano, della Simg e di Federfarma.
Gli aspetti fondamentali analizzati dalla rilevazione, realizzata in collaborazione con il Centro di ricerca Ipsos, sono state le abitudini in relazione ai farmaci, la compliance, la conoscenza specifica dei farmaci generici e degli integratori alimentari. I risultati sono stati assolutamente inaspettati: l'italiano medio risulta essere apparentemente attento e consapevole nel rapporto con i medicinali.
Promossi in conoscenza
Il primo dato che emerge è che all'interno delle famiglie italiane i soggetti che si occupano maggiormente dell'acquisto dei farmaci sono le donne e le persone con un più elevato livello di istruzione. Sul fronte del rapporto dei consumatori con i farmaci il sondaggio ha rilevato che il 55% delle famiglie li conserva tutti in appositi armadietti, il 39% quasi tutti negli armadietti e il 6% in luoghi giudicati più comodi. Nelle famiglie in cui sono presenti figli, si dà maggiore importanza alla scelta del luogo dove conservare i farmaci rispetto a quelle che vivono senza figli. Le persone che sono soggette a terapie per malattie croniche sono, invece, abituate a tenere a portata di mano i farmaci che utilizzano quotidianamente.
Per quanto riguarda il controllo della data di scadenza una parte significativa degli intervistati appartenente alla fascia d'età avanzata la controlla regolarmente (48%), mentre i giovani controllano la scadenza generalmente poco prima di utilizzare il prodotto. Se il farmaco è scaduto da poco tempo, gli intervistati con una buona istruzione, gli anziani e i residenti nel Nord Italia hanno la tendenza ad utilizzarlo lo stesso.
I foglietti di avvertenze e istruzioni sono letti abitualmente dai giovani e dai soggetti più istruiti, mentre gli intervistati che hanno concluso la scuola dell'obbligo si affidano maggiormente alle indicazioni del medico o del farmacista. Quasi tutte le persone intervistate dichiarano di attenersi a quanto prescritto dal medico in termini di dosaggio/posologia e di durata del trattamento terapeutico (95%); la percentuale più alta di coloro che cambiano la durata del trattamento è individuabile nella fascia dei meno istruiti.
Il risultato sulla conoscenza dei farmaci generici è estremamente interessante: il 73% delle persone intervistate definisce in maniera corretta il significato di “farmaco generico”. Il 12% confonde i farmaci generici con i medicinali che si possono acquistare in farmacia anche senza ricetta, l'8% crede che siano i medicinali consigliati dal farmacista dopo che il paziente spiega i suoi sintomi. Il 6% ritiene che siano i medicinali che si possono acquistare anche fuori dalle farmacie, nei supermercati, negli autogrill, mentre l'1% crede che siano rimedi a base di erbe, omeopatici o medicine alternative.
Idee un po' più confuse invece sugli integratori alimentari: quelli che si trovano nei supermercati, nei negozi e negli autogrill non sono considerati, per questo una parte rilevante del campione è convinta di non utilizzarne, ritenendo che gli integratori alimentari siano solo quelli che si acquistano in farmacia. Infatti solo il 5% crede di utilizzarli. Questi prodotti risultano usati maggiormente dalle donne, dai soggetti residenti nel Nord Italia e dalle persone che appartengono ai ceti più istruiti della popolazione.
La realtà è diversa...
Questo quadro, nel complesso “roseo”, però, sembra non corrispondere del tutto alla realtà. I farmaci generici, per esempio, sono ancora fermi al 13% della spesa complessiva nazionale. I dati sugli incidenti domestici per uso improprio di farmaci, poi, sono allarmanti. Oltre il 90% delle intossicazioni avviene in ambiente domestico. E i bambini da 1 a 4 anni sono i soggetti maggiormente a rischio.
Italiani e farmaci, tanta teoria, poca pratica
Sanno cosa sono i farmaci generici, ma li usano ancora pochissimo. Seguono dosaggi e posologia ...
Farmaci, questi sconosciuti? Niente affatto. Gli italiani sanno cosa sono, come si usano, ma nella realtà non applicano le regole. Questo il dato più significativo emerso dal sondaggio dell'Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori, presentato a Roma nel corso di una tavola rotonda. All'incontro hanno partecipato esponenti dell'Aifa, del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità, del Centro antiveleni di Milano, della Simg e di Federfarma.
Gli aspetti fondamentali analizzati dalla rilevazione, realizzata in collaborazione con il Centro di ricerca Ipsos, sono state le abitudini in relazione ai farmaci, la compliance, la conoscenza specifica dei farmaci generici e degli integratori alimentari. I risultati sono stati assolutamente inaspettati: l'italiano medio risulta essere apparentemente attento e consapevole nel rapporto con i medicinali.
Promossi in conoscenza
Il primo dato che emerge è che all'interno delle famiglie italiane i soggetti che si occupano maggiormente dell'acquisto dei farmaci sono le donne e le persone con un più elevato livello di istruzione. Sul fronte del rapporto dei consumatori con i farmaci il sondaggio ha rilevato che il 55% delle famiglie li conserva tutti in appositi armadietti, il 39% quasi tutti negli armadietti e il 6% in luoghi giudicati più comodi. Nelle famiglie in cui sono presenti figli, si dà maggiore importanza alla scelta del luogo dove conservare i farmaci rispetto a quelle che vivono senza figli. Le persone che sono soggette a terapie per malattie croniche sono, invece, abituate a tenere a portata di mano i farmaci che utilizzano quotidianamente.
Per quanto riguarda il controllo della data di scadenza una parte significativa degli intervistati appartenente alla fascia d'età avanzata la controlla regolarmente (48%), mentre i giovani controllano la scadenza generalmente poco prima di utilizzare il prodotto. Se il farmaco è scaduto da poco tempo, gli intervistati con una buona istruzione, gli anziani e i residenti nel Nord Italia hanno la tendenza ad utilizzarlo lo stesso.
I foglietti di avvertenze e istruzioni sono letti abitualmente dai giovani e dai soggetti più istruiti, mentre gli intervistati che hanno concluso la scuola dell'obbligo si affidano maggiormente alle indicazioni del medico o del farmacista. Quasi tutte le persone intervistate dichiarano di attenersi a quanto prescritto dal medico in termini di dosaggio/posologia e di durata del trattamento terapeutico (95%); la percentuale più alta di coloro che cambiano la durata del trattamento è individuabile nella fascia dei meno istruiti.
Il risultato sulla conoscenza dei farmaci generici è estremamente interessante: il 73% delle persone intervistate definisce in maniera corretta il significato di “farmaco generico”. Il 12% confonde i farmaci generici con i medicinali che si possono acquistare in farmacia anche senza ricetta, l'8% crede che siano i medicinali consigliati dal farmacista dopo che il paziente spiega i suoi sintomi. Il 6% ritiene che siano i medicinali che si possono acquistare anche fuori dalle farmacie, nei supermercati, negli autogrill, mentre l'1% crede che siano rimedi a base di erbe, omeopatici o medicine alternative.
Idee un po' più confuse invece sugli integratori alimentari: quelli che si trovano nei supermercati, nei negozi e negli autogrill non sono considerati, per questo una parte rilevante del campione è convinta di non utilizzarne, ritenendo che gli integratori alimentari siano solo quelli che si acquistano in farmacia. Infatti solo il 5% crede di utilizzarli. Questi prodotti risultano usati maggiormente dalle donne, dai soggetti residenti nel Nord Italia e dalle persone che appartengono ai ceti più istruiti della popolazione.
La realtà è diversa...
Questo quadro, nel complesso “roseo”, però, sembra non corrispondere del tutto alla realtà. I farmaci generici, per esempio, sono ancora fermi al 13% della spesa complessiva nazionale. I dati sugli incidenti domestici per uso improprio di farmaci, poi, sono allarmanti. Oltre il 90% delle intossicazioni avviene in ambiente domestico. E i bambini da 1 a 4 anni sono i soggetti maggiormente a rischio.
Dott. Claudio Cingolani- Numero di messaggi : 21
Età : 58
Località : RIMINI
Data d'iscrizione : 02.04.08
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