Il vuoto che genera la cultura dello sballo
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Il vuoto che genera la cultura dello sballo
Questa è una lettera per il giornalista Corrado Augias pubblicata da "la Repubblica" in data 27 luglio 2008, è stata inviata da un ragazzo di nome Flavio e mi ha colpito molto, per questo ho deciso di copiarla nel forum.
Caro Augias, un giovane sano di mente non va a un rave party per impasticcarsi e vivere una notte di sballo. Non si può credere che una scelta come questa non sia condizionata da un "effetto domino" prodotto da una sottocultura diffusa. Le morti tragiche e inutili dovute alle pasticche, danno il segnale di una generazione che affonda la vita senza speranza. Invece che sognare, progettare, lottare e spendersi per qualcosa di grande, prevale l'autoconvincimento dell'inutilità del sacrificio, rispetto alla "gratificazione" artificiosa di momenti di effimero divertimento fuori dagli schemi. Perchè succede? Vivere lo sballo come gratificazione e sfogo non sarà il segno di una precoce diffusione di "demenza senile" tra i giovani? Si ragiona poco con la propria testa e si usa quella dell'amico, della tv, dei miti, o chissà chi. La conseguenza sono errori "generazionali" che impediscono alla società di crescere. Come dire, annulliamoci nel divertimento pseudocollettivo di cui non siamo consapevoli, seguiamo la massa, e viviamo questa condizione come un privilegio dovuto alla nostra giovinezza. L'unica soluzione sarebbe insegnare che un progetto di vita voluto, scelto, porta le persone a lottare per questo impedendo a modelli inutili di penetrare le menti condizionandole nelle scelte. Il "vuoto" è pericoloso.
Caro Augias, un giovane sano di mente non va a un rave party per impasticcarsi e vivere una notte di sballo. Non si può credere che una scelta come questa non sia condizionata da un "effetto domino" prodotto da una sottocultura diffusa. Le morti tragiche e inutili dovute alle pasticche, danno il segnale di una generazione che affonda la vita senza speranza. Invece che sognare, progettare, lottare e spendersi per qualcosa di grande, prevale l'autoconvincimento dell'inutilità del sacrificio, rispetto alla "gratificazione" artificiosa di momenti di effimero divertimento fuori dagli schemi. Perchè succede? Vivere lo sballo come gratificazione e sfogo non sarà il segno di una precoce diffusione di "demenza senile" tra i giovani? Si ragiona poco con la propria testa e si usa quella dell'amico, della tv, dei miti, o chissà chi. La conseguenza sono errori "generazionali" che impediscono alla società di crescere. Come dire, annulliamoci nel divertimento pseudocollettivo di cui non siamo consapevoli, seguiamo la massa, e viviamo questa condizione come un privilegio dovuto alla nostra giovinezza. L'unica soluzione sarebbe insegnare che un progetto di vita voluto, scelto, porta le persone a lottare per questo impedendo a modelli inutili di penetrare le menti condizionandole nelle scelte. Il "vuoto" è pericoloso.
Mattia- Numero di messaggi : 1
Età : 40
Località : ravenna
Data d'iscrizione : 25.07.08
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