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ALIMENTAZIONE E DIETA ( Parte prima)

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Messaggio  Giuseppe Di Giovanni Sab Giu 07, 2008 7:06 pm

ALIMENTAZIONE E DIETA

ALIMENTI CHE RINFRESCANO E CHE RISCALDANO

Secondo una Visione Termica, gli alimenti si dividono in due gruppi che sono: Alimenti che rinfrescano e alimenti che riscaldano (febbricitano) l’apparato digerente.
Gli alimenti che rinfrescano sono quelli che si mangiano crudi allo stato naturale come la frutta, le sementi degli alberi (quali le noci, le mandorle ecc.), tutti i tipi di verdura, ortaggi e radici.
Gli alimenti cotti invece, sono quelli che riscaldano e febbricitano, in quanto richiedono un prolungato sforzo digestivo che congestiona le mucose dello stomaco elevando la temperatura interna.
Questo è facilmente dimostrabile poggiando delicatamente due dita sulla vena radiale del polso (riflesso auricolocardiaco), uno dei modi scientifici con cui si controlla la febbre interna. Provare per credere, constaterete che mangiamo frutta cruda, questo non subisce alcuna variazione; però se introduciamo alimenti cotti, conservati e conditi, noteremo in noi una digestione lenta, quasi ostacolata, e tutto a causa della temperatura interna che si è elevata, come comprova l’aumento delle pulsazioni.
La dimostrazione che, i vegetali sono il vero alimento naturale dell’uomo, c’è data dai bimbi. Questi, molto più vicini di noi alla Natura, sentendone il richiamo, sono inclini alla frutta e alle sementi, tutto questo perché il loro istinto non è ancora contaminato dall’evoluzione della cosiddetta civiltà moderna..
Come nel regno animale l’uomo è la creatura perfetta, così nel regno vegetale la frutta e le sementi sono i prodotti più nobili e perfetti. Da tale confronto, si comprende bene che si completano a vicenda. Nella frutta e nelle sementi si concentrano tutti i doni e le energie della Natura. Con lo sbocciare dei fiori sugli alberi si è attratti e incantati dal loro incomparabile profumo. È con questo delicato e sorridente fiore che l’albero comincia la sua nobile missione, preparando con questo lento sviluppo l’elaborazione delle privilegiate sostanze che la madre terra serba nelle sue viscere, convertendole in alimento per il Re del Creato. Con il cadere dei primi petali del fiore, incomincia lo sviluppo del frutto comparabile alla gestazione dell’uomo nel ventre materno, poiché le arance impiegano nove mesi per offrirsi all’uomo come alimento degno della sua specie.
Per lunghi mesi la frutta riceve ed accumula il succo dell’albero, composto di sostanze estratte dai materiali più scelti della terra, in modo analogo, durante la maggior parte dell’anno accumula tutte le energie dell’atmosfera, specialmente sotto forma di forza elettrica e magnetica ed infine, con l’azione dei raggi solari, riceve quelle energie che sono fonte di vita, poiché oltre al delizioso profumo, l’appetitoso cibo contiene, nella sua polpa, tutti gli zuccheri fortificanti la mente ed il corpo dell’uomo. Cos’altro richiede l’organismo umano che non sia contenuto nella frutta e nelle sementi? Prodotti in cui la Natura ha posto tutte le sue risorse, concentrando preziosi succhi e accumulando tutte le energie?
Cecità incomprensibile è quindi quella dell’uomo che disprezza i tesori che con tanta generosità e semplicità gli offre la Natura, per abbandonarsi a ciò che è artificiale, complicato e mortale, perché suggerito dalla vanità e da una mente inferma.
La falsa scienza, che abdica alla ragione e deduce le sue conoscenze dalle osservazioni al microscopio, dai reagenti di laboratorio e dalle luci degli apparecchi, ha falsificato il criterio dell’uomo con erronee ed artificiali teorie, come quelle delle calorie, delle albumine, delle vitamine ecc. ecc. fondate sulla chimica organica ancora tanto oscura e impenetrabile.
Secondo i principi di questa scienza da laboratorio, bisogna dosare la razione alimentare d’ogni persona, produrre il calore adeguato negli anemici, dare carne e grasso ai magri, far dimagrire i grassi, somministrare calcio agli organi deboli, albumine ai bambini, grassi ed altro, ecc. ecc.
Però vediamo che una vacca produce carne, cuoio, pelo, grasso, latte, albumine ecc. ecc., malgrado un solo alimento: l’erba che cresce in pochi giorni con un po’ di calore e umidità, le cui radici sprofondando nella terra qualche centimetro.
Basta ciò che abbiamo esposto per comprendere che il laboratorio dell’organismo animale contempla misteri impenetrabili che si possono decifrare solo osservando la Natura che ci circonda.
L’alimentazione frugivora, è quella più conveniente per l’uomo sin dal momento che abbandona il petto materno. Molte persone però trovano insufficiente l’alimentazione a base di frutta, perché poco dopo averla mangiata, si sentono nuovamente affamate. Invece una grigliata di carne o un piatto di fagioli lascia “sazia” una persona per gran parte del giorno; per questo il volgo predilige il piatto di fagioli all’uva o alle arance, in quanto stima che per alimentarsi bene sia necessario tener zeppo lo stomaco e non accusare appetito dopo qualche ora.
Il concetto che definisce insufficiente l’alimentazione frugivora è errato, in quanto la frutta, le sementi e la verdura cruda vengono digerite in poco tempo, cioè assimilate senza alcuno sforzo da parte dell’organismo digerente, e non lasciano residui malsani. Il contrario avviene cibandosi di carne ed altri alimenti preparati, o per meglio dire elaborati in cucina, che obbligano tutti gli organi digerenti ad un lavoro prolungato, facendo sì che un individuo percepisca lo stomaco carico per un periodo di 4 o più ore.”.
Questo è l’errore, perché tale processo di “indigestione” è confuso con alimentazione sufficiente, senza pensare che la sua lunga ed ostacolata elaborazione digestiva è ciò che altera la vera funzione nutritiva e che, se ripetuta quotidianamente, va costituendo un grande pericolo per la salute, poiché intossica progressivamente l’organismo costringendolo a manifestare una od altra malattia.
Per questo insisto nel dire che solo l’alimentazione frugivora è adeguata, anzi è l’unica che si addice al corpo umano, in special modo nello stato d’infermità, poiché i suoi prodotti sono gli unici che si prestano ad essere assimilati dall’organismo, ed il loro residuo viene più facilmente eliminato, senza lasciare delle impurità nel sangue.
Vi saranno stomaci degenerati che non potranno sopportare un’alimentazione cruda, come l’alcolizzato che non tollera l’acqua cristallina, però, in questi casi si procederà con prudenza. Da principio si cambierà la sola razione del mattino; a distanza di qualche giorno si cambierà anche quella della sera, ed infine quella del mezzogiorno, ottenendo così in meno di un mese il risultato voluto, vale a dire il cambio totale del regime alimentare.
La frutta fresca o secca, come i fichi, l’uva passa, le prugne ecc., le sementi d’albero, come le noci, le mandorle ecc., le insalate di lattuga, radicchio, cavoli crudi, sedano, carote ecc., devono costituire il nostro cibo in tutte le epoche, facendo attenzione a non mescolare l’insalata con la frutta e tanto meno le noci e le mandorle con la frutta dolce. D’inverno ai bambini è preferibile somministrare mandorle, noci e miele d’api.

A seguire un elenco delle proprietà d’alcuni frutti:

Albicocche: Frutto che si addice alle persone che abbisognano contemporaneamente di un
trattamento tonico e depurativo.
Anguria: Frutto che mangiato lontano dai pasti aiuterà i reni ed espellere l’urea; aiuterà
anche il sistema digerente ad espellere le scorie dell’alimentazione.
Arance: Frutta preziosissima perché, oltre ad essere ricostituente e fortificante, è
antiscorbuto, vermifuga, febbrifuga, sedativa e purificante.
Cachi e corniole: Frutta con grande potere astringente, consigliata in talune forme ostinate di
eccessive evacuazioni intestinali.
Ciliegie e marasche: Fortificano il sangue, danno un bel colorito alla pelle e favoriscono le
funzioni renali.
Datteri, fichi, banane,
castagne, carrube: Frutta con un elevato valore nutritivo.
Fragole: Frutta squisita e aromatica, ha proprietà antigottosa, antireumatica,
vermifuga,
inoltre la specie silvestre dissolve l’accumulo di acido urico nelle
articolazioni.
Limone: Questo frutto ha un’infinità di proprietà; aiuta il lavoro degli stomaci pigri e
dei reni, è disintossicante, astringente, disinfiammante, antiscorbuto
combatte la gotta, il reumatismo, l’arteriosclerosi, il diabete ecc.
Mele: Frutto preziosissimo, innanzi tutto perché ripara le perdite subite dal
cervello; si raccomanda poi nelle affezioni allo stomaco, vescica e reni.
Melone: Si usa in casi speciali come emolliente, lassativo e diuretico.
Noci: Oltre ad essere un grande alimento, possiedono la capacità di eliminare dal
nostro corpo tutte le tossine e di renderlo refrattario all’azione di molti
veleni.
Pere: Specialmente le qualità succose, sono molto digestive e diuretiche.
Pesche: Hanno le stesse proprietà delle albicocche.
Prugne: Hanno pregi speciali, sono lassative, diuretiche e purificanti.
Uva: E’ un frutto completo, oltre al grande valore nutritivo, è un ricostituente dei
tessuti ed influisce nell’equilibrio del ricambio. E’ disintossicante, aiuta le
funzioni gastriche, la secrezione biliare e l’assimilazione degli alimenti,
combatte la stitichezza e l’obesità.
Il pomodoro e le: Entrano nella categoria della frutta, come la zucca, il cetriolo, la melanzana
olive ecc.

Giuseppe Di Giovanni

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